Tag

, , , ,

Pozzo di Montevecchia – Amedeo Guffanti

L’arte, e la cultura in senso lato, sono uno dei temi più dibattuti in questa campagna elettorale.

E’ difficile capire quanto le varie forze politiche siano davvero interessate a fare qualcosa di concreto per questo settore e quanto intendano usare questo argomento per fare leva su chi è più sensibile alla cultura.

Diamo allora il nostro primo e modesto contributo per mettere sul tavolo alcuni spunti di riflessione facendo però una piccola ma importantissima premessa.

La cultura è un campo vastissimo. La cultura è sapere, quindi informazione, od ancor prima formazione.
Ma anche ricerca, spingersi oltre ciò che già è noto.

Sentiamo spesso persone comuni interrogarsi sul perchè nel paese che è considerato la culla della cultura c’è così poca attenzione e quindi investimenti.

Il futuro del nostro paese non può essere nell’industria. Non almeno per come l’abbiamo conosciuta finora, ma sarà un tema che approfondiremo sicuramente più avanti.

Dobbiamo iniziare assolutamente a prepararci tutti per la conversione che avverà forzatamente nei prossimi anni.

L’economie emergenti, che tanto emergenti non sono più visto che sono realtà socio economiche ormai più che solide, stanno occupando settori tradizionalmente nostri facendo leva su costi di produzione a cui non possiamo far fronte, ma anche acquisendo nozioni tecniche d’avanguardia.

Ed è qui che interviene la cultura! Ma non vogliamo riempirci la bocca di progetti “culturali” senza prima tornare al significato primordiale ed all’origine

Il termine cultura deriva dal verbo latino colere, “coltivare

Coltivare, quindi seminare. Ciò significa partire dai giovani, anzi dai giovanissimi. I bambini devono respirare cultura, devono sentirla parte di sè.

Ma prima ancora è fondamentale rendere consapevoli i genitori che il nostro territorio avrà un futuro degno di questo nome se e solo se ci sarà una popolazione pronta al passaggio dall’era industriale delle fabbriche al benessere derivante dal sapere e quindi dalla cultura.

Pensiamo davvero di poter ancora vendere ad esempio cucine per i prossimi 50 anni?

Cerchiamo allora di modellare una mentalità sensibile al futuro dei nostri bimbi con incontri rivolti ad adulti, a futuri genitori.
Incontri che servano a prendere consapevolezza dell’enorme sfida che abbiamo davanti a noi e studiare assieme progetti in cui ognuno possa dare il proprio contributo con dei forum, magari moderati da esperti di cultura.

Pensiamo alle nostre radici culturali come se fossero un pozzo.

Un pozzo molto profondo.

Sappiamo che c’è dell’acqua in fondo, ma il secchio è lì.

E’ bloccato fuori, in attesa che qualcuno gli si avvicini per farlo scendere in profondità, raccogliere l’acqua e portarla in superficie.

Prima che l’acqua evapori completamente, avviciniamoci al secchio per scoprire cosa c’è sotto di noi.

Anzi, dentro di noi.