Ieri sera si è svolto il primo appuntamento pubblico in cui il “Comitato del SI‘” ha portato ai presenti in sala le ragioni della “Fusione” tra i Comuni di Colbordolo e S.Angelo in Lizzola.
Sulle sedie della sala erano presenti alcune decine di persone che hanno portato domande sull’argomento e sulle implicazioni di questa trasformazione. Tra le domande e risposte discusse vorrei riportarne alcune che ritengo possano aiutare la conoscenza dei fatti o per lo meno possano stimolare ulteriori approfondimenti.
Si è messo l’accento sul fatto che il Referendum sia “consultivo”.
Questo in realtà significa che l’esito del voto non sarà vincolante… insomma, la Regione potrebbe decidere di procedere o meno al processo di “Fusione” al di là dell’esito referendario. Questo ha sollevato la questione che, stando così le cose, il Referendum sia inutile. Uno spreco di denaro superfluo.
La risposta del Comitato (per il quale hanno esposto e risposto ai quesiti i Sindaci Formica e Pensalfini dopo un’introduzione di Alessandro Mengarelli, vice-sindaco di Colbordolo) è stata che la Legge prevede tale Referendum ai fini della conoscenza dell’opinione della cittadinanza da parte delle istituzioni, dunque il Referendum diventa un appuntamento vincolante.
Le spese del Referendum saranno a carico della Regione, almeno stando alle dichiarazioni fatte ieri sera.
Per quanto riguarda il rapporto con il “Pian del Bruscolo”, i servizi resteranno invariati nel senso che si ridurrà, con il Comune unico, una “poltrona” avendo un unico Sindaco per l’intera area di Colbordolo e S. Angelo in Lizzola. Come dicevo però i servizi rimarranno invariati anzi, secondo le dichiarazioni rilasciate ieri sera, si potrebbero avere maggiori vantaggi per il nuovo Comune unico poichè disporrebbe, ad esempio, di un numero maggiore di vigili urbani con il risultato di ottimizzarne l’impiego al fine dei offrire un migliore servizio ai cittadini. A questo punto ho bisogno di fare un inciso: riporto in queste righe quanto sono riuscito a capire dalla discussione di ieri e potrei anche aver male interpretato alcune frasi o spiegazioni. Il mio intento è quello di contribuire a questo Blog con la mia esperienza e la mia curiosità. Spero, attraverso questo racconto, di poter dare a me stesso e a chi avrà l’interesse di leggere i post un’occasione di riflettere ulteriormente e chiarire al meglio le questioni legate agli argomenti trattati.
Nè Alessio nè il sottoscritto siamo giornalisti, ma persone che si pongono nei confronti degli avvenimenti che coinvolgono il nostro quotidiano in modo critico e possibilmente propositivo.
Per questo pubblichiamo e scriviamo qui.
(Faremo le dovute verifiche ed al contempo invitiamo chiunque abbia dati certi a fare un po’ di chiarezza in merito).
Proseguendo nel racconto, riporto ancora un paio di elementi.
C’è un “mostro” che ricorre spesso nelle questioni legate alla difficoltà dei Comuni ad occuparsi dei servizi pubblici e pare essere anche una delle cause principali che ha portato i Consigli Comunali di Colbordolo e S.Angleo in Lizzola a decidere per la “Fusione”. Perdonate l’immagine colorita del “mostro” ma in realtà sembra proprio che questo elemento lo sia. Si tratta del Patto di Stabilità a cui tutti i Comuni devono sottostare. Questo “Patto di Stabilità” ha la responsabilità di non permettere la spesa di soldi che i Comuni hanno in cassa (cioè i soldi li hanno già…ndr) senza averne ritirato altrettanti dai cittadini del Comune stesso.
Questo argomento è piuttosto complesso e macchinoso per cui questo Blog si propone di pubblicare a breve del materiale esplicativo su di esso. Non me la sento di portare altre spiegazioni perchè personalmente non ho la chiarezza necessaria ad esporlo ma a brevissimo troverete qui maggiori informazioni.
Nonostante siano stati toccati altri argomenti, l’ultimo che per oggi voglio riportare riguarda un punto che personalmente non mi è ancora chiaro. Lo riporto affinchè durante i prossimi incontri lo si possa affrontare e chiarire.
E’ stato fatto presente che presto le funzioni della Provincia cambieranno per cui i Comuni diventeranno diretti interlocutori della Regione e per alcuni servizi (in particolare quelli sociali) le competenze verranno rinviate ai Comuni. Se ho capito bene dovrebbe essere così: la parte dei Servizi Sociali che oggi compete alla Provincia poi andrà a gravare sul bilancio Comunale. Non è solo una questione di risorse economiche ma anche di personale addetto all’argomento. Dunque questo pare essere una difficoltà in più per il Comune che grazie alla Fusione potrebbe essere affontato con maggiore efficienza garantendone l’espletamento. Anche su questo argomento mi fermo qui perchè, come ho scritto poco fa, non ho sufficiente chiarezza.
Mi piace lasciare in evidenza i miei dubbi perchè magari rispecchiano il sentire anche di altri e così, insieme, possiamo imparare e conquistare qualche conoscenza in più.
Il prossimo appuntamento con il Comitato del “Sì” sarà mercoledì sera alle ore 21,00 a Montefabbri.
Spero vi sia una numerosa partecipazione a tutti gli appuntamenti poichè questi sono un’occasione preziosa per prendere coscienza di ciò che accade ma anche per diventare protagonisti attivi di un cambiamento che con la Fusione comincia verso un futuro che potremmo incidere conoscendo quanto più sia possibie.
Facendo una scelta ponderata sul Referendum ma anche proseguendo dopo il 02 dicembre guardando verso i prossimi appuntamenti delle elezioni amministrative edel Parlamento europeo della fine di Maggio prossimo.