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Chi non conosce il Monte di Colbordolo, ex zona residenziale costruita negli anni settanta, seconde case di benestanti pesaresi o urbinati, dottori, architetti, imprenditori, etc… ?
All’epoca la Regione donò al comune di Colbordolo migliaia di alberi che ad oggi costituiscono una delle pinete più grandi, se non l’unica della zona circostante.
Famosa una volta per i suoi ristoranti dove per sposarsi si doveva scendere a compromessi con la disponibilità di date.
Da piccolo mio padre mi portava una domenica si ed una no a mangiare il gelato all’Orizzonte, il ristorante in piazza.
C’erano le macchine a scontro per i bambini, un parco giochi ricco di scivoli, altalene e girelli.
Se avevi problemi di salute, ti recavi sul monte per respirare aria fresca, pulita, salutare. Una “botta di vita” per chi viveva nelle frazioni cosiddette in “pianura”.
Da 15 anni vivo qui sul Monte di Colbordolo, e gradualmente ho visto e percepito un cambiamento, un deterioramente. Pian piano le case abbandonate dai vecchi proprietari sono state comprate da chi come me ha scelto di vivere sotto un certo punto di vista lontano dalla vita “in pianura”, cercando una discreta indipendenza in queste piccole case autonome, con il suo pezzo di terra , il giardino etc..
Molte di queste famiglie hanno fatto debiti con le banche per l’acquisto, la ristrutturazione , provando a rendere vivibile l’abitazione dato che le tecnologie di costruzione di 40 anni fa erano molto diverse dalle esigenze di oggi, anche perché vivere costantemente qui e diverso che passarci tre mesi d’estate come erano state studiate prima queste case, l’inverno si fa sentire….
Negli ultimi anni si è manifestata una grossa differenza tra i privati cittadini ed il bene pubblico.
Mentre noi privati, chi più chi meno, ha scelto di fare lavori di manutenzione e miglioramento della propria piccola proprietà, fuori dal cancello il tempo si è fermato, o per meglio dire il “pubblico”, più semplicemente il Comune, ha fatto una scelta diversa; anzi non ha fatto praticamente una scelta! Non c’è stato neanche un piccolo segno per creare un’opportunità. Niente di niente. Un luogo abbandonato sostanzialmente a se stesso, all’usura della natura.
Sembra quasi che la decisione di noi abitanti di scegliere il Monte di Colbordolo come luogo in cui vivere sia stato uno sgarbo alla “cosa pubblica”, un impegno in più che prima non c’era dato che era una zona residenziale per pochi e vissuta per pochi mesi all’anno.
La Via del Monte, nonché la principale strada di accesso alle abitazioni, è diventata una pista da corsa per auto e moto, non c’è niente per la tutela del pedone, nè un marciapiede nè tanto meno un attraversamento pedonale con tanto di strisce
Per anni ho chiesto l’eventuale costruzione di un paio di dossi artificiali, un rialzo con le strisce come si vede in qualsiasi luogo civile che intende salvaguardare l’incolumità dei residenti.
Il catrame credo abbia 30 anni, e le righe bianche della carreggiata non le ho mai viste.
Ad oggi ci sono circa tra le 40 famiglie che vivono qui, negli ultimi anni si è popolato di bambini, che variano dai 3 ai 15 anni, con esigenze diverse in base all’età che hanno.
Il parco giochi è diventato un bosco.
I giochi praticamente non esistono più, e quei pochi rimasti resistono solo perchè nessuno li ha ancora distrutti.
Il parco è diventato anche un luogo per adolescenti che vengono dalla “pianura” a sfogare indisturbati la loro inciviltà.
Quando piove o nevica i nostri figli sono costretti ad aspettare il pulmino con l’ombrello, in quanto non è presente neanche un semplice tetto per l’attesa.
Ne ho viste montate di nuove lungo le strade del Comune dove l’autobus non passa neanche, od a mala pena si ferma per una persona alla settimana….
Chissà chi abita vicino a quella fermata…qualcuno d’importante?
Poi per chi non lo sapesse, il Monte di Colbordolo “vanta” un punto di raccolta per rifiuti speciali. Nel senso che è usanza comune quella di abbandonare rifiuti di ogni genere. E’ facile disfarsene visto che sul monte non controlla nessuno….
Elettrodomestici, pneumatici, mobili, materassi, divani, batterie di auto, anche eternit (amianto)
E non siamo noi residenti a lasciare allo sbando questi rifiuti. Ripeto, è usanza abituale di alcuni cittadini della “pianura” quella di recarsi alla “discarica” del Monte di Colbordolo.
Una mattina andando al lavoro vicino alla pattumiera c’erano 15 televisioni (le ho contate), e posso assicurare che non ci siamo messi d’accordo tutti lo stesso giorno di cambiare la tv di casa!
Credo sia giunto il momento di prendere una decisione seria su come affrontare la situazione. C’è chi conti alla mano ha dichiarato che il Comune ha speso a livello pro-capite più che in altre zone. Sarebbe interessante approfondire l’argomento confrontando i dati, visto che anche i cittadini della “pianura” non hanno visto particolari investimenti.
Ma a prescindere da questo, se una zona particolare richiede più investimenti, queste devono essere fatti. A maggior ragione se questa zona è un potenziale enorme sia a livello turistico che paesaggistico.
Il 2014, è stato considerato l’anno del cambiamento epocale, della fusione voluta in modo bipartisan.
Cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime amministrazioni?
Dobbiamo vivere nel permanente stato di abbandono totale?
Al seguente link un report fotografico dello stato attuale del Monte di Colbordolo.
Pingback: il M5S Vallefoglia ed il “Km 0″ | La fusione di S.Angelo in Lizzola e Colbordolo
spale ha detto:
QUALE POSTO MIGLIORE DELL’ RISTORANTE ORIZZONTE , PER FARE UN RICOVERO PER ANZIANI?
nella pineta : si può fare delle attività per bambini e creare dei sentieri per visitare la pineta cosi rimane sempre pulita
mi dispiace per l’altra pineta, (dietro al cimitero) venduta per pochi euri a un privato
perchè il comune non aveva i soldi per comperarla
venduta dal ospedale di urbino ,che la ereditata dal conte di montefabbri paciotti
lolloziggy ha detto:
L’unico proposta fatta per la struttura dell’ex orizzonte è stata quella di un privato che voleva fare un centro di recupero per tossicodipendenti, ovviamente il quartiere si è mobilitato per non farla fare raccogliendo anche delle firme….
Marco Ciaroni ha detto:
Mi permetto di scrivere un commento sull’articolo pubblicato.
E’ giusto fare le proprie rimostranze se il posto in cui si risiede/abita non è
curato o “servito” dalle esigenze che la Pubblica Amministrazione deve assicurare.
Mi sembra che l’articolo attacchi le ex Amministrazioni di Colbordolo che sicuramente potevano fare alcune delle cose elencate (benchè i bilanci siano sempre più striminziti a causa anche dei trasferimenti sempre più esigui da Roma).
In riferimento a quanto giustamente denunciato bisogna però fare delle precisazioni: quei rifiuti fotografati li crea l’uomo e l’ignoranza nel gettare per terra le cose (tanto qualcuno ci penserà) poi ricade come adempimento sul COMUNE (quindi sulle tasche di tutti noi) il DOVERE di pulire (PS. il centro raccolta
dei rifiuti urbani è a Montecchio, non tocca arrivare a Pesaro) !
Se i ragazzi (figli delle persone che possono risiedere nel Ns. terriotorio) sono maleducati perche rompono l’arredo urbano o lo imbrattano è sempre il COMUNE
che deve tirare fuori i NOSTRI soldi per rimediare.
Per quanto riguarda la riconversione dell’Orizzonte in Casa di Riposo, anch’io avevo in testa la stessa idea, mi sembra la migliore.
Io abito a Bottega, ma se abitassi sul Monte sarei d’accordo con chi ha scelto di abitare lì (non abbandonando una frazione così bella, anzi creando la generazione futura – i figli – che saranno legati al loro luogo natale) che devono esserci gli stessi servizi delle altre frazioni, ma per quanto riguarda il “progetto turistico” del monte, i tempi d’oro che sono descritti sono quelli di 20 anni fa circa, in
questo lasso di tempo sono cambiati usi e consetudini dei cittadini e delle persone (es. internet non c’era, ecc.) ed il Monte ha perso appeal
(le attività commerciali sono state in grado di rinnovarsi come richiedeva il “mercato”?).
Questo potrebbe essere un input/punto di partenza per stimolare investimenti in strutture turistiche ricettive nella frazione.
Per concludere, è vero che le Pubbliche Amministrazioni non sono sempre “performanti” nell’ottemperare alla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio come vorremmo, ma non credo si possa far ricardere su questa una parte dei problemi che sono stati elencati nell’articolo.
Bottega di Vallefoglia, 19/04/2014
Marco Ciaroni
lolloziggy ha detto:
Rispondo all’accurato commento del Sig. Marco Ciaroni:
L’articolo non è nient’altro che la fotografia del Monte Di Colbordolo oggi
Se le ex amministrazioni si sentono attaccate da questo post, ciò significa che le lacune evidenziate sono il frutto di una gestione non del tutto coerente e omogenea del territorio, declassificando alcune località fuori da interessi diversi dalla semplice e rispettosa vita dei cittadini che le popolano, (vedi anche Montefabbri).
QUi non si tratta di mettere Il Monte al Centro dell’attività politica o considerare una priorità nei prossimi investimenti del comune, ma ripeto, esclusivamente dare un senso alle cose, messa in sicurezza e dare pari opportunità.
Per voler di cronaca il giorno dopo l’uscita del post sul Blog, guarda caso, sia ex che aspiranti amministratori comunali si sono mobilitati con l’autore per fare “campagna elettorale”…. tanti progetti nel cassetto per Il Monte…
Alessio Nicolini ha detto:
Salve Marco, le rispondo anche qui rinnovandole il ringraziamento per il suo intervento a questo blog.
Lo stato delle cose è ovviamente frutto del lavoro di chi ha amministrato finora, sia nel bene che nel male, riguardo i punti esposti da Lorenzo in questo articolo.
Concordo pienamente con Lei che gettare rifiuti in quel modo non è responsabilità diretta dell’amministrazione ma bensì del senso civico della cittadinanza, che da quel che ci ha riportato Lorenzo non è del Monte ma della “pianura”.
Questo non significa però che l’amministrazione deve subire inerme questo scempio.
Le scuole di pensiero circa le possibili soluzioni sono prevalentemente due e forse anche complementari:
1) Educare la popolazione, e perchè no, informarla che grazie ad un atto di vandalismo la collettività ha dovuto spendere “x” €.
2) Sorvegliare la zona.
I tempi sono cambiati da vent’anni a questa parte, è vero! Ma esistono tantissime realtà “verdi” che nel periodo di crisi che stiamo vivendo hanno costruito la loro rinascita. I più attenti all’evoluzione sociale avranno notato che il biologico, l’attenzione all’ecologia, quindi al vivere sano nel suo complesso, sono diventati dei valori molto apprezzati dall’uomo moderno.
Ecco perchè noi crediamo che l’area del Monte di Colbordolo sia una risorsa da spendere al meglio per una nuova fase di benessere (non inteso come benavere!).
Aggiungo che, sia ora immediatamente dopo che il tema è tornato alla ribalta grazie a questo post e che siamo in periodo di campagna elettorale, che nelle precedenti campagne elettorali, i cittadini di quella zona sono stati illusi da programmi spesso disattesi.
E’ quindi lecito iniziare ad ascoltare con maggior attenzione gli interlocutori e mostrare loro lo stato dell’arte per valutare seriamente ciò che si può realmente fare per la zona.
Colgo l’occasione per augurarle Buona Pasqua.
Pingback: Dionigi (Vallefoglia 2014-2024): la lista | La fusione di S.Angelo in Lizzola e Colbordolo
Marco Ciaroni ha detto:
Perdonate il ritardo della risposta, ma tra impegni famigliari e professionali ho poco tempo a disposizione.
Mi sento di dover rispondere a Lolloziggy puntualizzando che IO non lavoro in Comune, non ho mai fatto parte fino ad oggi nel consiglio comunale ne tantomeno ho fatto il sindaco, esprimo i miei pensieri (magari anche non perfettamente in linea
con quelli espressi in altre risposte) ma non parlo per terze persone: “Cogito ergo sum”
Sono il cognato di un ex sindaco di Colbordolo e non ho nessun problema ad ammetterlo anche perche in casa il dibattito è sempre aperto ed acceso.
Nella mia risposta pensavo di essere stato abbastanza chiaro, cioè:
sicuramente ci sono problemi anche determinati dalla lentezza comunale mentre
altri che sono derivati dall’attività umana (mancanza di senso civico).
Ora, come riportato nella tua risposta, non significa che nelle prossime elezioni
si utilizzerà il Monte come mezzo per attaccare le vecchie amministrazioni (anche
se poi è tutto da vedere) ma la questione centrale è quella di far si che gli abitanti
del Monte siano trattati (e si sentano considerati) come TUTTI GLI ALTRI CITTADINI
Poi vedremo se gli interessamenti in campagna elettorale dei futuri amministratori
si concretizzeranno in fatti quando saranno eletti.
Due sole domande volevo farti (siccome il tuo intervento è stato fatto a meno di due mesi dalle elezioni), la situazione di alcune foto è permanente (nel senso che, per esempio, i sacchi dell’immondizia sono lì dall’anno scorso) oppure quella foto ritrae una
situazione sporadica (es. qualcuno ha tagliato le ramaglie e le ha messe li dentro) ? e nel caso in cui non fosse una situazione sporadica sei andato in Comune a fare le tue rimostranze ?
Vengo anche alla risposta di Alessio Nicolini perchè creare un’attività economica
che “possa camminare sulle sue gambe” in un posto dove manca il giro di persone
al momento, anche sforzandomi con l’immaginazione, mi risulta parecchio difficile
immaginarla (ogni giorno mi confronto con imprenditori, artigiani ed esercenti e vi
assicuro che fare impresa è molto arduo oggi come oggi se l’azienda non marcia
come deve marciare €€€).
Mi auguro che questo mio ultimo pensiero venga al più presto smentito per il bene e
per la vitalità del Monte.
Mi permetto inoltre di raccontarVi una cosa per quanto riguarda il paese di Montefabbri. Un Geometra di Bottega che ha un’abitazione nel castello aveva proposto (di concerto con la Giunta Fabi) aveva proposto la realizzazione di un albergo dislocato nel paese, ma uno o più abitanti non appoggiarono questa proposta. Io abito a Bottega e probabilmente non capisco le esigenze di coloro
che abitano lì ma IO se abitassi a Montefabbri avrei appoggiato questa idea.
Mi faccio però alcune domande: perchè si devono convicere gli abitanti a far fare quello che non vogliono ?
Ma, successivamente, se quello che per il Comune di Colbordolo è uno dei borghi più belli corre il pericolo di vedersi ridurre il numero di abitanti e non viene creato il giro di gente che può aiutare l’economia locale di chi è la responsabilità ?
Di chi ci ha invano provato (perchè doveva insistere) o di chi non ci ha creduto (perchè ha magari preferito mantenere lo status quo e “vivere la giornata” non costruendo oggi il futuro di domani) ?
Il dibattito è aperto.
Bottega di Vallefoglia, 29/04/2014
Marco Ciaroni
Alessio Nicolini ha detto:
Ciao Marco,
mi permetto di darti del tu visto che ormai sei di casa qui nel blog e la cosa non fa che farci piacere.
Rispondo per la parte di commento che mi hai rivolto. E’ vero, attualmente il Monte è una zona “spenta” del nostro comune, ma nessun imprenditore di quei pochi che sono rimasti attivi si sognerebbe di fare appunto impresa in una zona che al momento non ha vantaggi. Ed ecco quindi che qui l’amministrazione può fare la sua parte. Come? Lo strumento della tassazione è quello più immediato e fin troppo semplice, ma ve ne sono di altri come ad esempio incentrare in quella zona delle attività comunali e culturali che possono essere ad esempio mercatini, feste, concerti, etc.
Riguardo l’esempio di Montefabbri mi trovi pienamente d’accordo. La cittadinanza deve sempre avere l’ultima parola, ma non mi sembra che i cittadini del Monte di Colbordolo vogliano lo stato in cui si trova il monte ora, anzi…
Ah, hai notato che il 30/04/2014 il Monte era pulito e pronto per essere “sfruttato” come palco per la festa del PD locale?
lolloziggy ha detto:
Rispondo a Marco Ciaroni,
non mi è chiaro quello che dici, io non ti ho considerato ne un amministratore comunale e ne un aspirante tale, quindi non capisco il senso della tua risposta, ma va bene… è una tua precisazione.
la situazione rifiuti è cosi tutto l’anno,. non c’è un periodo in cui la popolazione è più o meno incivile, ed il comune è sempre stato a conoscenza del disagio…..
I rifiuti sono uno dei tanti problemi ma non mi concentrerei tanto su quelli, le vere necessità sono altre, ed è tutto evidenziato nel post, anche se ce ne sarebbero tante altre da dire, ma non è questo il posto giuso….
Quello che dici è giusto, il senso nell’evidenziare certe situazioni territoriali è quello, essere tutti uguali dal basso all’alto, ne serie a ne serie b, ne figli ne figliastri.
Non c’è nessuna coincidenza con il post e le elezioni amministrative, è nato tutto per caso, grazie alla disponibilità degli amministratori del blog che mi hanno dato la possibilità di scrivere il post
Guarda Marco, l’unica coincidenza è quella che il Monte è stato ripulito due giorni prima della festa del I° Maggio……… (come lo scorso anno) poi nessuno si fa più vivo….
ciao
Lorenzo Piergiovanni
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