Dopo molto tempo torniamo a raccontare Vallefoglia.
Qualche mese fa avevamo lanciato l’idea d’intervistare i ragazzi del Capannone delle Idee per capirne meglio le intenzioni ed il progetto globale.
Quest’intervista si è arenata per problemi organizzativi degli stessi ragazzi e pochi giorni fa abbiamo deciso assieme ad alcuni membri d’incontrarci fisicamente per fare la fotografia sullo stato dell’arte, partendo però dalle origini.
Ad inizio 2014, alcuni giovani della precedente amministrazione comunale di Colbordolo hanno avuto l’idea di indire un incontro con tutti i giovani del nuovo comune “Vallefoglia” allo scopo di mettere in campo idee e progetti che potessero fungere da stimolo per la futura amministrazione del comune.
Gli incontri a cadenza settimanale sono andati via via allargandosi, facendo registrare una sempre maggiore partecipazione attiva. Attraverso il metodo del brainstorming sono emerse le prime esigenze/problematiche:
- L’animazione culturale del territorio, lo svago e il divertimento
- Il lavoro
- Un luogo in cui gli studenti potessero studiare
A fronte delle esigenze emerse, si è cominciato a procedere con l’elaborazione di possibili soluzioni, da qui nasce l’idea di costituire un polo di attrazione, non soltanto locale, che potesse conglobare una sala teatro in cui dare vita a manifestazioni artistiche e culturali, un coworking ed incubatore di imprese innovative per incentivare l’imprenditorialità nascente e lo sviluppo imprenditoriale, e un’area multifunzionale che potesse ospitare una biblioteca (magari digitalizzata) e un’aula studio.
Alessandra Moscatelli, una delle anime del progetto, ci dice che il “Capannone delle Idee” dovrebbe diventare un polo nevralgico in cui si concentrano le attività di carattere culturale, formativo e sociale. L’esigenza di spazi importanti li ha subito fatto pensare alla riconversione di un capannone industriale in disuso, considerato anche l’impatto positivo che un’operazione del genere avrebbe in zone degradate del nostro comune.
Poco tempo dopo, appena dopo vinte le elezioni, nell’estate 2014 il gruppo ha organizzato una serie di appuntamenti cinematografici in collaborazione con un locale che, mettendo a disposizione la location ed piccolo buffet, permetteva ai presenti di poter apprezzare film in un bella situazione all’aperto.
Una collaborazione tra soggetti privati che non però avrà seguito quest’estate a causa di un cambio di gestione dell’attività che ospitava il progetto.
I ragazzi ci hanno raccontato poi le difficoltà nel replicare quest’iniziativa nella stagione invernale, dove un’insufficiente promozione e la scelta sbagliata del luogo (“palestrina” di Talacchio) non hanno portato la risposta di pubblico sperata.
Accanto a questo esperimento con il cinema, i ragazzi hanno poi presentato un progetto in collaborazione con il Comune, l’Unione, la Provincia, Tribaleggs ed un operatore turistico privato per accedere ad un fondo regionale per la realizzazione del Lab.Accoglienza. Nel giro di di pochi giorni sapremo l’esito di questo bando!
Nella chiacchierata avuta con la rappresentanza del Capannone, è emersa la necessità di costituire un’associazione affinchè il gruppo non sia visto come un semplice soggetto privato, ma bensì un interlocutore giuridicamente riconosciuto e con una sua organizzazione, soprattutto dal punto di vista formale.
A sentire i ragazzi, la scelta di rimandare la costituzione di un’associazione è stata dettata da alcune opportunità di partnership con realtà fuori Regione che però non si sono concretizzate.
E’ quindi giunto il momento di decidere se è giunto il momento di camminare con le proprie gambe, ma non solo…
Una delle osservazioni fatte al gruppo è che questo progetto, nonostante cerchi di allargarsi a quante più persone possibili, ha di fatto un connotato politico molto preciso.
I più attenti, ma anche quelli non particolarmente interessati al tema, non si sono fatti sfuggire i vari proclami dell’attuale Sindaco sull’idea portata in campagna elettorale. Questo è sicuramente una discriminante per chi volesse avvicinarsi.
D’altro canto però, va detto che se i ragazzi del Capannone hanno in qualche modo scelto di affidare la promozione e la realizzazione ad una lista specifica, è proprio quest’ultima che deve fare tutti gli sforzi possibili per rendere realtà quello che questi giovani hanno “messo sul tavolo”.
Sembrano passati secoli quando il 14 Maggio 2014 a Talacchio, Gian Mario Spacca (poi candidatosi con Forza Italia alla regione!), Matteo Ricci, Simona Bonafè e Manuela Bora le tantissime persone accorse all’inaugurazione hanno sentito parole innovative sullo sviluppo, sull’investimento “sui” e “per” i giovani di Vallefoglia.
Fu proprio il futuro Sindaco Ucchielli ad annunciare che, qualora fosse diventato Sindaco, avrebbe realizzato un luogo fisico dove trovare “un Cinema, Teatro, Auditorium della Musica, etc…” anche per creare nuova occupazione!
Non fu il solo. Nel video qui sopra il candidato Michelle Antonelli, specificò che all’interno di questa struttura doveva trovare spazio anche sale di registrazioni e luogo per ospitare eventi di vario tipo.
Fu presentato tra l’altro l’idea di realizzare un coworking, che accanto all’area culturale, avrebbe trovato spazio affinché giovani imprenditori potessero far partire start-up di varia natura.
E’ altrettanto vero che Alessandra Moscatelli in vari contesti cercò di specificare che questi progetti dovevano trovare le basi economiche/finanziarie su finanziamenti regionali ed europei (e non dalle casse comunali).
Delle due candidate alle elezioni europee presenti il 14 Maggio 2014 a Talacchio, Simona Bonafè è stata eletta a Bruxelles e da pochi giorni Manuela Bora è assessore in regione con Luca Ceriscioli.
Le loro promesse nell’essere di supporto a quest’iniziativa non devono rimanere parole al vento. Devo trovare massima concretezza.
Ne va delle loro credibilità e della fiducia che centinaia di giovani hanno riposto in loro, magari votandoli…
La realtà dei fatti è che non sembrano esserci fondi per investimenti in strutture fisiche di questa portata ma se come ha detto il Sindaco, l’impegno è di costruire un luogo permanente, la sua parola non dev’essere vana, perchè un eventuale fallimento porterebbe ad allontanare ancor di più i giovani alimentandone lo smarrimento.
Il blog tornerà a parlare del Capannone delle Idee nei prossimi mesi sperando di portare notizie confortanti per i giovani.
Questi però non possono permettersi di rimanere con le mani in mano.
Hanno sostanzialmente due possibilità:
- Entrare a far parte del Capannone delle Idee e partecipare alle attività di questo gruppo
- Aderire a gruppi alternativi, politici o apolitici, ed attivarsi nell’organizzazione di attività che alimentino le loro passioni
Evitare di delegare il loro futuro ad altri ed attivarsi per costruirselo in prima persona sarà il vero e grande passo in avanti.